Oltre alla cessione del credito per le abitazioni private, è possibile richiedere la cessione del credito anche per i lavori condominiali. L’unica differenza è che, in questo caso, l’amministratore deve raccogliere le indicazioni dei condomini per comprendere le scelte personali di ciascuno. A tal proposito, come ribadito nella circolare 24/E, ogni condomino può scegliere se cedere l’intera detrazione calcolata su:
- base di spesa approvata dalla delibera assembleare nella quota a lui spettante;
- base delle spese sostenute nel periodo d’imposta del condominio come cessione del credito d’imposta ai fornitori per la quota imputabile a lui.
Come si calcola l’importo della detrazione
La detrazione spettante al condomino va calcolata con riferimento all’ammontare della somma dovuta al condominio, a prescindere dal tetto di spesa prestabilito sulla base del numero di unità immobiliari presenti nell’edificio. Un esempio?
Se si effettuano lavori di coibentazione il proprietario di attico o superattico, ossia di un appartamento doppio, avrà diritto a detrarre tutta la somma anche nel caso superi il massimale di 40.000€. Per questo, se si devono effettuare lavori di ristrutturazione, installazione di impianti fotovoltaici o altro questo è il momento più adatto, scegliendo specialisti del settore come PV System.
La circolare 24 chiarisce anche come “non è necessario che il condominio nel suo insieme opti per lo sconto in fattura o per la cessione del credito corrispondente alla detrazione spettante”. In tal caso alcuni condomini potranno sostenere le spese relative agli interventi e beneficiare della detrazione, altri potranno scegliere lo sconto in fattura o la cessione del credito.
Il ruolo dell’amministrazione nella cessione del credito per lavori condominiali
Il compito dell’amministratore è quello di raccogliere le scelte dei singoli condomini, da comunicare in assemblea ed occuparsi dei conseguenti adempimenti fiscali. Nel caso non si ottenga lo sconto in fattura sarà compito dell’amministratore di condominio considerare quanto indicato dai singoli proprietari al momento dell’invio della Comunicazione di Cessione del Credito all’Agenzia delle Entrate.
Per questo, se i dati della cessione non sono indicati nella delibera condominiale è importante comunicarli tempestivamente all’amministratore indicando il codice fiscale, l’ammontare del credito ceduto e il codice fiscale del concessionario. Non è necessario questo passaggio qualora si proceda con lo sconto in fattura, che non richiede un investimento economico ai condomini.
Condomini morosi: no alla cessione del credito
Il presupposto per accedere alla cessione del credito per i lavori condominiali è il pagamento delle quote. Per questo i condomini morosi, secondo quanto chiarito con la circolare 30/2020, non possono cedere il credito di imposta per le detrazioni spettanti. In particolare, l’importo della detrazione è calcolato considerando le spese sostenute nel periodo di imposta, comprensive di quelle non corrisposte al fornitore per effetto dello sconto in fattura.
Anche in questo caso è compito dell’amministratore di condominio comunicare all’Agenzia delle Entrate le cessioni dei crediti che fanno capo alle detrazioni, per un ammontare proporzionato al rapporto tra quanto versato dai condomini entro il 31 dicembre dell’anno di riferimento della spesa e quanto dovuto dal condomino stesso.
Qualora si tratti di un condomino moroso, la cessione del credito e le relative detrazioni non sono applicabili in quanto non sono state versate quote condominiali.
In ogni caso, per conoscere tutti i dettagli sulla cessione del credito per i lavori condominiali ci si può rivolgere ad aziende come PV System. Anche nel 2021 effettuare lavori di efficientamento energetico come l’installazione di pannelli fotovoltaici è semplice e conveniente proprio grazie alle detrazioni previste dallo Stato. Se vuoi installare un sistema fotovoltaico o effettuare altri interventi condominiali contattaci, un nostro tecnico sarà al tuo fianco per rendere il condominio più efficiente, sicuro e vivibile.
