sistemi di accumulo

Investire nel fotovoltaico significa rendere autonoma la propria abitazione dal punto di vista energetico, sfruttando l’energia del sole.

La scelta di un impianto che includa anche una batteria per l’accumulo di energia, permette appunto di accumulare energia ed utilizzarla non solo quando viene prodotta, ma anche nelle ore serali o in assenza di sole, rendendo l’immobile quasi indipendente dalla rete pubblica.

Per una famiglia che trascorre l’intera giornata fuori casa, una soluzione del genere rappresenta sicuramente un ottimo investimento, perché proprio nelle ore serali si consuma la quantità maggiore di energia: si accendono le luci, si cucina, si guarda la TV e si ricaricano i telefoni cellulari.

Questo tipo di prodotto è particolarmente utile abbinato ad un impianto fotovoltaico che produce una quantità di energia in eccesso rispetto ai consumi diurni dell’abitazione: i sistemi di accumulo permettono di sfruttare al massimo il potenziale del fotovoltaico.

Vantaggi delle batterie di accumulo

  • Autoconsumo fino al 90%: l’energia autoconsumata non verrà pagata, ottenendo così un notevole risparmio in bolletta. Consumando l’energia gratuita generata dall’impianto, si eviterà di acquistare energia dalla rete quando l’impianto non è in funzione.
  • Detrazioni fiscali del 50%: la metà dell’investimento iniziale verrà restituito tramite detrazione fiscale.
  • Massima indipendenza: adottare una soluzione del genere rappresenta una forma di tutela, vista la continua oscillazione dei prezzi dell’energia, aumentando anche il valore di mercato complessivo dell’immobile.
  • Monitoraggio in tempo reale: attraverso app dedicate, sarà possibile monitorare l’energia prodotta, accumulata e consumata ovunque e in ogni momento.

Quale impianto scegliere?

In commercio esistono diversi sistemi di accumulo fotovoltaico, per questo motivo bisognerà scegliere la tipologia che più si adatta alle proprie esigenze domestiche.

  • Sistema di accumulo Grid Connected, lato produzione: questo impianto è connesso alla rete nazionale, è formato da moduli fotovoltaici, inverter per la connessione in rete, dispositivo di interfaccia e contatore di produzione.

L’inverter è unico e controlla contemporaneamente impianto e batterie, ed è installato sul lato corrente continua.

L’energia viene distribuita in modo intelligente dall’inverter, e destinata all’accumulo oppure alla rete esterna.

Questa tipologia permette la rivendita del surplus di energia prodotta.

Nelle ore diurne, l’energia prodotta viene utilizzata per gli elettrodomestici in funzione e nel caso di esubero energetico, la batteria di accumulo verrà caricata con l’energia non utilizzata nell’immediato, rendendola così disponibile nelle ore serali.

Il vantaggio di questo sistema è la possibilità di sfruttare al 100% l’energia prodotta dai pannelli, presentando meno perdite dovute alla trasformazione dell’energia elettrica.

  • Sistema di accumulo Grid Connected, post produzione: ha pressoché lo stesso funzionamento dell’impianto lato produzione, ma è installato a valle dell’inverter, sul lato corrente alternata.

Un kit formato da un secondo inverter e da batterie viene aggiunto all’impianto.

Questa tipologia di impianti presenta una dispersione maggiore di energia, ma rappresenta una comoda soluzione per gli utenti già in possesso di un impianto fotovoltaico, visto che può essere integrata senza dover cambiare l’inverter già presente.

  • Sistema di accumulo a isola: sistema autonomo non connesso alla rete nazionale, viene definito quindi “isolato”, non permette la rivendita di energia prodotta.

Vengono solitamente utilizzati per elettrificare utenze difficilmente collegabili alla rete perché poste in aree poco accessibili, oppure utenze con consumi energetici estremamente bassi, che non renderebbero conveniente il costo dell’allacciamento alla rete elettrica nazionale.

La caratteristica principale dell’impianto isolato è la capacità, nonché necessità, di andare a coprire la totalità della domanda energetica dell’utenza.

Nel caso in cui la rete elettrica sia quindi assente o difficilmente raggiungibile, il vantaggio economico di questi impianti è ragguardevole.

Le batterie

Per aver garantita la massima autonomia, la scelta della batteria di accumulo in un impianto fotovoltaico è un passaggio cruciale.

Esistono diverse tipologie di batterie, ma le più diffuse sono di due tipi:

  • Batterie al piombo: utilizzate da parecchi anni, trovano grande diffusione grazie ai costi contenuti; il limite più sostanziale è dovuto al margine di ricarica limitato al 50 – 60% dell’intera capacità, perché necessitano del mantenimento di almeno metà della loro capacità di accumulo nominale; sono inoltre molto ingombranti ed hanno una durata media che varia tra i 3 ed i 5 anni.
  • Batterie agli ioni di litio: di tecnologia più recente, hanno efficienza e durata nel tempo maggiore rispetto a quelle a piombo; presentano inoltre una capacità di scarica maggiore, circa il 90%, che permette un’ottimizzazione dell’autoconsumo ai massimi livelli; rispetto alle batterie a piombo sono meno ingombranti, hanno un costo maggiore ed una durata media di circa 10/12 anni.

Prima di installare un impianto fotovoltaico nella vostra abitazione, è importante che contattiate un installatore, il quale effettuerà un sopralluogo, stenderà un preventivo e consiglierà al cliente il miglior impianto, quello più adatto alle sue esigenze.

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